Conoscete Adriano Accattino?

Sabato 19 luglio 2014, ore 14.00 - 19.00

Il 19 luglio al Museo della Carale si è inaugurato un evento speciale dedicato alla figura di Adriano Accattino, fondatore del museo, per i suoi settant’anni.

Comunicato stampa e programma

CONOSCETE ADRIANO ACCATTINO?

Il 19 luglio al Museo della Carale si è inaugurato un evento speciale dedicato alla figura di Adriano Accattino, fondatore del museo, per i suoi settant’anni.
Per l’occasione si è presentato il volume Conoscete Adriano Accattino? Edito da Mimesis, che raccoglie molti contributi sulle principali attività culturali e poetiche promosse dagli anni Settanta da Accattino, e un corpus di opere di pittura dell’autore e di altri artisti che hanno collaborato con lui fin dagli anni della fondazione del Museo.
Al termine della presentazione gli artisti invitati si sono resi disponibili a “completare” la copertina del libro stampato: infatti essa è stata volontariamente lasciata bianca per essere personalizzata con interventi di vario tipo (collage, tempera, ecc.) il giorno della presentazione.

Dalla prefazione di Raffaele Perrotta al libro

“i settant’anni di Adriano Accattino. chi è costui? uno spirito libero: lo attestano le varie riviste da lui fondate e dirette, che, chiamarle semplicemente letterarie, sarebbe come immiserirne la linfa, essendo esse di fatto l’intrapresa della condotta vitale politico-morale del privato e del pubblico, nonché la responsabilità direzionale della rivista “Pianura”, della quale era stato in precedenza uno dei fondatori. e i giorni attuali: la nascita del Museo della Carale, luogo di mostre permanenti di opere di poesia visiva con i nomi degli artisti più importanti di questa poetica, e ancora luogo di convegni dove lo spirito libero di Adriano Accattino aleggia, permea il teatro degli stessi convegni caratterizzati dall’incontro nella discussione dei convegnisti. poi l’impronta la tempra il ‘carattere’ di Adriano Accattino scrittore pensante l’entità dell’ “essere vivente d’ingegno” (come intendo qualifi care l’essere umano) è dispiegata nella sua opera omnia che porta a sigillo l’altisonante titolo “Un salto nell’alto”, e che la Casa Editrice Mimesis viene pubblicando. questi d’intrapresa è Adriano Accattino, al quale, per i suoi settant’anni, è dedicato il presente libro animato dagli scritti di alcuni autori e amici del Nostro.”

Da un brano di Adriano Accattino contenuto nel libro

Ho cominciato a scrivere sui quindici anni. Non ricordo precisamente come e che cosa e neanche se è proprio così. Benché scrivessi con una certa continuità, mi era del tutto estranea l’ambizione di pubblicare un libro o una raccolta di poesie, anche considerata la mia giovane età. Non mi ritenevo bravo, e se qualcuno mi diceva poeta arrossivo e scappavo. Mi sembrava assolutamente fuori luogo quell’appellativo così irraggiungibile. Ero appassionato di poesia e per me esisteva solo la poesia: avevo una fi ducia enorme nella poesia che mi avrebbe preso per mano e aiutato nelle diffi coltà.
Mi sembrava che la poesia privilegiasse la vita essenziale, cogliendone il succo originale senza divagare né perdere tempo, come mi sembrava di fare leggendo romanzi e racconti. Ero un assiduo frequentatore della Biblioteca Olivetti, dove prendevo in prestito i libri. Lessi decine di raccolte di poesie, ma debbo ammettere di non aver mai trovato quello che cercavo. Insistevo ma non trovavo nulla che veramente mi convincesse. Così, molto più tardi, arrivai a pensare che, se volevo leggere qualcosa che mi piacesse, dovevo scrivermelo da solo. Credo che tutti gli scrittori prima o poi arrivino alla medesima conclusione. Davvero, se qualcuno vuol leggere qualcosa che lo interessi, deve senz’altro scriverselo da sé: questo passaggio è necessario e provvidenziale e corrisponde alla nascita di uno scrittore.